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Da lontano
Non so se val la pena
star ancor male per te
se penso a quel che dici
stupisco
per la tua assoluta
disumanità
Eppure sei mio padre
ed io so che tu vivi
in me, oscuro
come campo ghiacciato
landa desolata
un'ala nera
in un tempo di morte
Ma se scendo
e guardo
ti giustifico ancora
comprendo
un'essenza ormai sepolta
che ancora vedo
ancora sento
che guardo da lontano
sempre più lontano
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0 recensioni:
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- Bella, intensissima, trasmette un sereno senso di tristezza...
Ben scritta, piaciuta molto!
- il perdono è una grossa parte della nostra umanità... grazie eos
- da lontano, sempre più lontano nel tempo e nello spazio, i ricordi smettono gradualmente di far male, diventano quasi un vissuto estraneo, anche se coscienti che ci appartiene... e allora forse si può non dico comprendere le ragioni di un padre disumano, ma provare compassione e forse perdonare. E trovare pace.
mi ha colpita molto.
ti abbraccio
eos
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