Sto qui davanti a questo foglio bianco
lo sguardo fisso le mani ferme
ascolto il cuore
ma non ha nulla da dire
pare silenzioso,
inerte,
ipnotizzato da non so quale cosa.
Scandisce un suono ricorrente,
monotono,
come la vecchia sveglia a carica
me la ricordo posata sul comò
il suo clack clack posato e stanco,
le mani, ormai avvizzite,
la caricavano da sessant'anni
ogni sera alla stessa ora
come un rito cui è vietato sottrarsi
calck clack
non riusciva più a dormire
senza quella ninna nanna,
è il regalo di nozze di mia mamma,
diceva:
finchè batte
batterà anche il mio cuore.
Non ricordo esattamente
quando smise di ricaricarla,
ma fu così che un giorno
aprendo quel cassetto
ritrovai la vecchia sveglia,
provai a farla ripartire
ma il meccanismo vecchio e logoro
era ormai inceppato
e dopo un paio di clack clack
e un suono metallico
si fermava brusca,
come il suo cuore
aveva smesso di battere
così le lancette di scandire
il suo tempo.
Adesso qui mi sembra che sul foglio bianco
appaia sfocata la sua figura
china sul comò di legno grezzo
mentre apre il cassetto
e ripone la sveglia
clack clack
chiude il cassetto...
ed è silenzio!