Alcune voci tornano a condizionarci
per dirci dei cicli,
profondi come l'abisso.
Sconvolgono,
secondo la norma
i modi stabiliti di pensare.
Ho intrapreso un viaggio la cui destinazione non era questa
ma un luogo dove la vita contava più del profitto.
Non tollero parole come giustizia, diritto
come legge, ordine, democrazia
non tollero le parole che ci mentono
e forse è per questo che sono solo.
Parole come sogno, libertà
utopia, speranza
futuro.
Perché posso guardare e guardo
ma non imparo
che il cuore
per sopravvivere
in questi tempi
deve essere sordo e cieco
infangato,
intossicato
perché per vivere è necessario essere ignorante.
Tutto è finalizzato alla costruzione di un mondo sopportabile
dove ogni cosa che ci manca
ci aspetta in vetrina.
E pensare che per questo
si abbattono alberi
e l'ultima promozione del mercato preferito
forse è costata un bosco e questo clima.
La cosa peggiore è che ho una macchina,
una casa
accendo la luce,
apro il frigo,
riscaldo il cibo con microonde
collaboro
e la cosa peggiore è che la coerenza è impossibile.
Ci sono
dietro ad ogni progetto di legge,
dietro ogni scrivania in ogni ufficio del governo,
dietro le sopracciglia di ogni funzionario
impopolarmente pubblico.
Bene o male
ciò che è stato sacrificato
è per un'umanità che si distingueva
per la sua umanità.
Ci mentiamo credendoci
liberi,
puri
nascondendo le mani nelle tasche.