Bianco candore sognato
negli occhi chiusi esposti al fango.
Camminare più veloce
per non sentire il dolore
della pelle che cade a pezzi
e del corpo obbligato agli stenti.
La marcia ogni mattina
e la fila per la colazione:
illusione di un mondo ancora in ordine
e di una vita ancora umana.
Letti di panche
e pane nero come pranzo
servono per rendere lento e più duro
il viaggio verso la fine.
Nei volti, negli sguardi,
cosa è rimasto?
Il nulla!
Compito preciso:
seppellire la nostra memoria.
Mangiare, bere, scrivere, pensare
è permesso solo agli uomini.
Invece a noi, che esseri umani non siamo,
solo dimenticare di essere stati creati.