username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

La Stadera

Lo sguardo mio passa attraverso
il vetro della mia finestra,
ho messo uno momento de stranezza
addosso, oggi che il tempo è greve e quasi
fa spavento.
E mentre sulle cose che io miro
scende lo sipario trasparente e più non vedo
non vedo niente.
L'occhi mia ora de vetro lassano uscì dal core
il buon ricordo, e inizia a mette sullo piatto
il bello, il buono e quel ch'ora non c'è.
Il peso mentre passa come brezza il tempo
intanto, va verso il peso sempre più grosso,
Bello lo ero anch'io
belle le donne el'amiche loro
bello eran quelle giornate a zonzo
fino alla sera
e poi far ritorno
nel buon odor di casa
ove sorrisi e non sguardacci
t'aprivano la porta allo tuo scranno.
Pesa ora bilancia mia
e dimmi se quel che oggi non c'è più
era lo tempo della vita
e il grosso peso non bastò più.

 

5
1 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Rocco Michele LETTINI il 02/02/2013 13:11
    LA BILANCIA DEL REMOTO... IN UN VERSEGGIO CHE RAMMENTA IL GINGILLAR D'ALLORA... IL MIO ELOGIO FRANCO... GRAN BEL VERSEGGIO... IL MIO ELOGIO

1 commenti:

  • Alessandro il 02/02/2013 14:50
    Siamo costretti a soppesare la nostra esistenza, contando i pezzi che abbiamo perso per strada. Una cruda realtà che va affrontata. Ottima dimostrazione di tecnica e saggezza.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0