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Io

Largo paradisi egocentrici
nel fitto dei boschi dormienti
sono placcate svolte di vita
promiscue a lembi di sonni...

Sono sfiorite le increduli mani
corrose da tatti selvatici...
e rimesse riposano placide
in posti immaginati vellei...

Il cuore gettato in letargo
batte lento il suo tempo...
lasciando solo il mio corpo
nella cruda realtà

E l'animo, che non segue la strada,
incamminato verso nuovi albori...
stronca la sua unione
e lascia il mio essere agli errori...

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 18/03/2013 06:02
    Un'introspezione intensa e singolare nell'affrontare gli aspetti del proprio modo di essere e sentire l'altra parte, opposta a sè stessi. Un'interessante dualità descritta, realisticamente, con parole profonde ed attentamente scelte dall'autore. Pubblicazione piaciuta e sinceramente apprezzata.

3 commenti:

  • gio porta il 03/02/2013 10:14
    Interessante sviluppo sul tema della dualità. Mi piace.
  • loretta margherita citarei il 03/02/2013 07:42
    PROFONDA BELLA POESIA
  • Alessandro il 02/02/2013 23:09
    Una corsa frenetica verso i paradisi dell'ego, mentre la nostra essenza viene corrotta da errori che non vediamo. Molto profonda.

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