poesie » Poesia introspettiva » Carnevale di dolore
Carnevale di dolore
I.
Se potessi dimenticare il dolore
come succede con le chiavi di casa,
non mi sentirei defraudata
nel mio agire di contusione.
Esso traveste e copre
la vera faccia dell'amore
con altre austerità,
immobili e perverse.
II.
I bambini ascoltano in vibrazione,
hanno sete di riparo,
con la pelle ed il calore
s'illudono di guarire
gli sguardi assenti e tristi
di chi non sa amarli,
se non per un'ora.
III.
La nostra distanza non fa che aumentare
desiderio e preoccupazione,
cari e antichi amici.
Ora so che i miei bisogni,
urlati con gli occhi,
permangono
incranchenendomi.
Il vuoto s'espande e si dirige
malamente verso donne
glaciali e sofferte.
IV.
Rivolgersi a bocche serrate,
a mani infilate nei taschini,
noi mossi da pietà,
ma egoisti.
V.
Che pena questi bisogni...
non tanto per la grandezza
quanto per il mancato
raccolto.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:
agave il 03/02/2013 19:33
grazie loretta 
- bello rileggerti, poesia molto sentita, apprezzatissima

Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0