Se tanti volti
han vacillato ebbri
su questi miei lessemi
impudici e scabri,
mai scorsi il tuo,
occhio solo e taciturno
critico e altero,
battere di ciglia.
Tanta sarebbe la voglia
di buttare in sacco
questi miei versi
scrostati e poverelli,
se una sana superbia
non rinsaldasse la penna
e le membra mentali mie
non scuotesse con la verga.