stanno le note umili
appiccicose,
l'un l'altra vicine
accordate armonie
di sentimenti sussurrati
protagoniste sfacciate
in barba
ai poveri di spirito
stanno le note nervose
tra spazi silenziosi
impazienti di sciogliere il dolore
inquiete nell'attesa
di un applauso rumoroso
tenere scolarette ordinate
che profumano di violetta
e di resina selvatica
uccidono la noia
tendono tranelli
avvicinano cuori distanti
gettano lacrime sul tappeto
smaniose note
colorate di speranza
non sono io il maestro
siete voi
ad insegnarmi
il vivere silenzioso
di un accordo fatale.