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Povere ossa

Due nonni di mio padre un tempo
oggi due foto sotto i nomi due date
su marmi grezzi dal tempo patinati
due loculi vicini là in un ossario
nel camposanto dove giaccion l'ossa
che mi hanno generato e preso vita
nel tempo l'ossea catena della vita.
Vita giorno per giorno spesa fuor
che nei freddi tormentati inverni
dall'alba fino a sera tarda buia
curvi piegati senza sosta, svelti
una crosta di pan e sorsi d'acqua,
lungo i cigli del Ticino un secondario
ramo tagliar di netto il gesto ratto,
teneri giunchi farne solide fascine
acqua alle ginocchia fino povere ossa.

 

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2 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 26/09/2016 13:41
    Molto apprezzata e piaciuta questa tua bellissima, ma perché non torni fra i tuoi amici del sito?
  • Rocco Michele LETTINI il 08/02/2013 18:25
    Povero passato direi... UNA SAGGIA RIFLESSIONE IN UNPROFONDO VERSEGGIO... IL MIO ELOGIO GIUSEPPE
  • Anonimo il 08/02/2013 13:02
    Ci avevi tanto coinvolto col primo racconto, i primi ricordi del tuo passato, questo ancor più intensamente lo fa, per il valore profondo di queste due figure, delle loro sofferenze, del coraggio con cui sono state affrontate e vissute.
    Evidentissima la tua sensibilità. Eccezionale anch'essa... evidentemente e profondamente ereditata.
    Ancora una volta

2 commenti:

  • Alessandro il 09/02/2013 13:36
    Le povere ossa logorate di chi non possedeva tutti i nostri agi. Gente da ricordare. Ottimo lavoro.
  • Anonimo il 08/02/2013 12:28
    Povere ossa che però fanno dell'uomo un gran mistero!

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