Uno scrigno di madreperla bigia
con dentro un tesoro nascosto
perfino alla proprietaria,
che invano cerca
tra le pieghe
di una stoffa incolore,
un fremito che la scuota
da quel torpore di indifferente
nulla, in cui rovinosamente precipita
in scaglie, come lamine infuocate
di un sole incolto ed ignorante,
da cui si sentì riscaldata
proprietaria di vani sogni.
Getta lo scrigno dal cavalcavia
e comincia a correre
dietro alla sua stoltezza,
sempre la stessa quella
che uccise la giovinezza