Fulva chioma con impeto meni
per le strade ancor vuote al mattino:
primo sguardo, e in cor mio meco vieni
con tal gaudio qual fossi bambino.
Gentil putto i tuoi dardi contieni
Pel disio di una donna in cammino:
ella meco, si tu non t'astieni
condurrò nel fiorito giardino.
O qual sogno, bellezza irradiata!
Calda mano mi stringe amorosa,
per veleno di freccia scoccata.
Non par fine cantar di lei in prosa!
Convien, vero, un bel verso all'amata
Che tra braccia, bramata, riposa.