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Triste elogio al fatto di non andare a votare
Ad oggi non ho mai mancato
l'appuntamento, il rito
della partecipazione elettiva
convinta e attiva. Ma ora
sento di dire basta, far festa
piangendo lacrime di rabbia
per ciò che non ho mai ottenuto
eleggendo chi solo talvolta di persona
ho avuto l'occasione di conoscere
e tutte le altre volte che ho espletato
il mio diritto.
La nostra non è una democrazia,
e la democrazia esisteva in Grecia
e come inventata, è bollita.
Sempre le solite facce di gomma
politici che imitano i politici
banchieri che fanno i politici
comici che si danno alla politica
camerieri che entrano in politica
per un'unica politica, quella per loro
e i loro familiari o stretti leccaculo.
Un unico partito, un controllo oligarchico
un paese che va in fiamme grazie al nano
e tutti a dar la colpa al nano
me fossero estranei a questo precipitare.
Saramago definiva la democrazia come
una sindrome da scheda nulla, anche se voti.
Nel "Saggio sulla lucidità",
i cittadini votano convinti, ma, sorpesa
allo scrutinio risulta che le schede segnate
sono tutte schede bianche.
E interviene il Governo, il Ministro degli interni
per capire, indagare, e dar alla gonna l'elettore
bugiardo! Dice di aver votato e non è così.
Ogni pretesto è buono per creare uno stato di polizia
e mantenerlo con controlli sempre più stretti,
a difesa dei poteri, che gli altri si ammazzino pure.
Perchè il controllo, è in mano a massoni, nobili,
pichecosa, clericali, e la politica è lasciar lontano
i soggetti, dalla politica, disamorandoli, allontantandoli.
La vera politica è alzarsi la mattina e decider cosa fare
sempre nel rispetto reciproco, di una razza, fede religiosa
e anche tifo calcistico... vai...
Questa volta non ci casco, ho di meglio da fare
quel giorno non sprecherò il mio tempo per votare
rimarrò a leggere un buon libro,
nessuno mi rappresenta se non me stesso, talvolta.
Non ho intenzione di dar nuove inutili deleghe
e farmi complice di uno stato in guerra.
Il compito lo lascio a chi è convinto, con rispetto
ma permettetemi di dirVi, che il privilegio di pochi
è la miseria dei più. E anche questo sarà un voto vuoto.
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1 recensioni:
- La campana della carta si è mangiata la mia tessera elettorale... assieme a diverse cartelle ESATRI. Non ne posso più... In questa nazione siamo trattati come i polli da batteria... Solo quando servi allora ti giungono raccomandate con Egregio, Illustrissimo, Gentilissimo..
Per me... cominciassero a risparmiare sui francobolli... e sulla mia scheda elettorale... Dal canto mio risparmio sulle suole delle scarpe.
Del resto cosa si può pretendere da un paese che esce da una resistenza fatta su misura per gli Americani anzichè per gli italiani... I capomafia diventarono gerarchi locali... e poi molti di loro diventarono questori o prefetti... Insomma..."all'italiana!"
Vabbè... non me la prendo nemmeno più... Mi dispiace solo per i figli... che sono stati derubati del loro futuro... Speriamo solo che siano in grado di riprenderselo...
Condivido in pieno il contenuto della tua poesia.
È giusto doveroso e sacrosanto dire la propria riguardo a queste cose... Resterà una seppur piccola testimonianza per i posteri.
Testimonianza sicuramente pi? sentita... di un qualsiasi articolo pubblicato sulla stampa di regime.
- Eppure, nella risma dei nostri pochi diritti, è meglio esercitarne il più possibile, sfruttando le nostre misere armi sino in fondo.
- Anche quello di scegliere di non votare è un diritto della democrazia, la quale è una convenzione sancita dalla costituzione, certo, la nostra non è una gran democrazia, ma è pur sempre la "nostra", e se pensiamo che il nostro regime democratico viene direttamente da un altro regime che fu tutt'altra cosa, penso, che per quel che mi riguarda, mi accontenterò di quella che abbiamo. È pur vero che c'è il pericolo che anche questo risulti un voto vuoto, il rischio è alto, ma voglio sperare che non vada così, stavolta, che maturino i nostri elettori con un voto "costruttivo" ( non unicamente per non far vincere l'altra parte) che consenta così, anche alla nostra democrazia di essere migliore. Cordiali saluti
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