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In morte de lo mio Maestro

Era il tempo
de le rose
che generose
se aprivano,
ed io cogliendone una
mi pungetti e piansi,
ma in scena
andar dovetti
Le lacrime napulitane
cantar;
con tremula voce piangente
ma soprattutto stonata
mi esibii,
de tutti subito
divenendo lo zimbello;
lo Maestro,
il mio Maestro,
pur avendo riso
anch'egli
a sé mi chiamò,
mi carezzo
e con la sua voce
soave più che mai
mi consolò;
oggi il mio pianto
diverso d'allora è,
poiché Egli
fra noi
più non è.

 

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3 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Anonimo il 16/02/2013 12:51
    un ricordo bello e sentito... sono sicura che ti vede anche ora e che sente il tuo amor... bella don...
  • loretta margherita citarei il 12/02/2013 18:40
    dolce ricordo... mi punsi con le rose... apprezzatissima
  • Rocco Michele LETTINI il 12/02/2013 18:07
    UNA SUBLIME EVOCAZIONE DON... IL MIO EENCOMIO
  • Anonimo il 12/02/2013 13:40
    Lo tuo maestro mi ha fatto ricordare lo maestro meo, caro don.
    Ricordo che aveva una classe di oltre 40 bambini eppure è riuscito a far cose che oggi non si riescono a fare neanche con 20 bambini o anche meno.
    Piaciuta ed apprezzata!

3 commenti:

  • Nicola Lo Conte il 12/02/2013 14:16
    Grande delicatezza e umanità nel ricordo di una bella figura
  • laura il 12/02/2013 11:55
    molto bella... un pianto per un uomo che nella vita ha regalato tanto amore e affetto! una poesia toccante complimenti ciao
  • Vincenzo Capitanucci il 12/02/2013 11:34
    Bellissima Don... a lo Maestro mio.. oggi il mio pianto...

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