Oltre il pensiero accetto l'orizzonte.
Traguardi surreali inebriano le mie aspettative,
i tuoi occhi ancora una volta,
poi la solitudine mi abbraccia, ed anche la sera.
Lo sguardo è confuso dal vento
che mescola le foglie del mio ulivo come fosse un mazzo di carte
e facendomi coraggio ne pesco una.
Trattengo il respiro mentre volto la carta
che mi svela il segreto che già conoscevo,
da quando il mio angelo me l'ha sussurrato
quella notte gelida e indimenticabile,
accarezzandomi il viso, mentre con le mani ferite imploravo qualcosa
ma come sempre presi per mano la mia ombra e mi allontanai da solo
perchè fuori non c'era nessuno.
Poi il mattino... carico di sferzate al cuore,
promesse e pentimenti...
chiudo gli occhi cercando di afferrare il destino,
inganno la gente ma non il tempo
che ancora una volta mi apre le porte,
ma un giorno ci riuscirò,
solo una volta e lui lo sà ...
tanto fuori non c'é nessuno...