Sono stanco di reversibili parole
di accuminate punte di coltello
o balsamo
su ferite infette
sono stanco di parole
voglio silenzi lunghi
e dita ossute che sfogliano pagine
in stanze spoglie
pareti bianche
un tavolino pieno di libri
il mio tabacco biondo, le cartine
i dolori da digerire
lentamente masticarli
riempiendo pagine bianche
voglio braccia sincere da stringere
la notte
quando salgono gli spiriti dalla valle
mani allacciate a far catena
due solitudini alleate
l'unico amore possibile
a questo mondo