Metafore suggestive che dicono come sia necessario a volte alzare gli occhi al cielo dove ristorare il cuore in colonne di cattedrali piene di luce. Complimenti
Caro Ciro questa tua poesia ben si inserisce in quel che io chiamo Neocrepuscolarismo del 2000. Questi campi tristi, le strade che non portano a nulla, la voglia di fuggire la tristezza cercando conforto nel cielo, il quale anch'esso si opacizza nel velo di tristezza che culmina con quelle cattedrali di luce, che altro non sono che le nostre speranze e la nostra voglia di vincere, che si eleva fuliginosa immagine di ciò che non sarà. Interessante ciao
Sono felice di averci azzeccato vuol dire che c'è sintonia. Ovvio che mi riferivo a questa poesia quando parlavo di neocrepuscolare. Ciao a presto un salutonoe
mi trovo d'accordo con quello che dici riguardo al cielo, che anche se opaco, rimane sempre un incredibile riserva di energia per chi sta sulla terra... sul neocrepuscolare sono d'accordo pure, almeno su questa poesia.. grazie Silvia per le tue parole