Le scarpe rosse
dalle suole intatte
vibrano appese
al chiodo del mio desiderio
non ho più nulla da dirti
e lo sai
Mi tengo
trattengo
l'odore del vino
e del sesso
il tempo si è insinuato con corna di diavolo
e recita la noia su facce increspate
il corpo svuotato dall'ora del vizio
vuoto,
come chiesa nel suo giorno feriale
Ora il silenzio ha colpi che non disturbano
masticando l'addio
attenderò con braccia conserte il traguardo