Credevo di aver trovato la pace,
sorrisi, occhi splendenti, parole dette con devozione.
Come potevo sapere?
Come potevo immaginare?
Menzogne mascherate,
svelate attraverso uno schermo.
Promesse vuote.
Impotenti speranze.
Non rimane altro che guardare la neve.
Ancora una volta,
cammino,
in mezzo ad un inverno bianco,
senza fine.
Dov'è?
Dove diavolo è la fine?
Mi abbraccio forte,
per non cadere in pezzi,
tremo,
mentre il freddo delle tue bugie,
scuote il mio stanco corpo.
Credevo di aver trovato l'Amore,
gioia, felicità assoluta, cieca.
Non lo vista arrivare,
non ho notato che nonostante siano passati sei anni,
non sei cambiata,
sei rimasta,
la stessa bambina spaventata.
Non è bastato allora,
il nostro amore non era bastato.
Ancora una volta,
sono io che devo allontanarmi,
ancora una volta,
tocca a me fare la parte della strega cattiva.
Ma amore non lo capisci?
Mentre camminano in mezzo ad un inverno senza fine,
anche le streghe soffrono,
anche le crudeli donne hanno lacrime da versare,
per quello che hanno perduto,
in un crudele gioco,
che le dipinge come insensibili.
Nessuno si prende il disturbo,
di distinguere le lacrime dalla pioggia.
Il cappuccio che copre il volto,
per nascondere i tremori di sofferenza,
mentre a testa bassa,
ritorno alla mia Torre,
al mio Castello,
alla mia Landa Desolata.
Non importa,
non ti importa.
Mentre io, strega cattiva, piango,
tu, giovane principessa,
continui a vivere nella tua dorata menzogna.
Che un giorno finirà in pezzi,
tanti pezzi,
tanti come questi fiocchi di neve che carezzano la mia solitudine.