Bandiere rosse nella polvere,
calpestate, oltraggiate,
strappate da orde di barbari
e da sciamani improvvisati
col ghigno beffardo dell'ignoranza.
Bandiere rosse come il sangue
di chi ha lottato per la libertà
versato lassù sulle montagne
sulla neve bianca dell'inverno
e sui prati verdi in primavera.
Bandiere rosse che garrivano al vento
nelle piazze stracolme di anime
anelanti ad ideali di giustizia e fratellanza
col pugno chiuso levato verso il cielo
e il sorriso di chi spera nel futuro.
Siamo vecchi, dicono i nuovi capi,
non ci son più le falci ed i martelli,
non più compagni e compagne tra la folla
a sperare nel sol dell'avvenire,
non più pugni chiusi ma mani avide di averi.
Non avete distrutto solo le bandiere
voi mercenari e schiavi del potere,
voi nuovi profeti del tanto sono tutti uguali,
ma la vita, il cuore pulsante di passione
di chi ancora crede in uguaglianza e libertà.