Virginea forma affresca il cielo muto;
bianca latte
la sagoma che il guardo può plasmare.
T'abbeveri all'immenso non vissuto,
ore intatte
d'un esule che osò fantasticare.
Lontano dal vociare sibillino,
dai palazzi,
infrangi il frale guscio di tua mente.
L'imago del pensiero peregrino,
ch'è dei pazzi,
scatena sdegno nella immota gente.