Or belle or brutte
dolci o violente
le parole
sono le sirene di un mare dentro
hanno labbra di corallo
ali di farfalla
disponibili al canto
vogliono incantare
l'ascoltatore di passaggio stregare
vivono d'emozioni
in un vestito d'onde azzurre
salito in cielo
vogliono assumere i tratti del Tuo viso
verseggiando
fra di loro
nell'inglobante cantiere del mondo
sono disposte a tutto
per essere apprezzate
anche a farsi "monachelle" in marachelle di fontanelle esibendosi in concetti astrusi da loro non condivisi
l'uomo le usa le sfrutta le possiede
scendendo negli scantinati
più vanitosi ed infamanti del suo essere le infanga
Per richiamare un po' di attenzione
si afferrano alla prua della Tua mano facendo le fusa all'albero pennone della mente
hanno necessità
di essere scelte
per far udire la loro intima voce
Hanno
un'anima le parole
Tu
lasciale libere
quello che non sanno dir
da sole
lo respirano magicamente
baciandosi fra di loro
nei spazi vuoti del Tuo essere disteso
sullo splendido
acume
di un foglio bianco