Che viviamo dentro ad una buia prigione
è inutile dirlo
è bastato un fazzoletto di nuvole
ad imprigionarci gli occhi
una mosca cieca ci gira intorno
uscirne fuori
è stato entrare in un malessere di maschere
da cui cerchiamo di evadere
tenendoci per mano
fra colorati pastelli refrattari pestelli sensuali pistilli e generiche postille
un labello d'orchidea
Fammi sentire
la Tua voce dall'alto
di uno sgabello
Amore
abbiamo un solo frastagliato istante di luce radiosa per riconoscerci