Sarebbe un prodigio abbattere i muri di tutte le città
ed in questa "pandemonica" polvere
sotto l'influsso di gameti acrobatici
rimanere integralmente amici
Tu ed io
in bombetta
a guardare il cielo
in una fuga senza appello
mentre
piovono in studio
uomini
senza confini
come labili lacrime di dio
cadute
su terra
in salsa di marzapane
lasciando
inutili parole
di feltro rigido
ai venti di marzo
spassarsela
oltre l'orizzonte
fra menti
rivestite
da frivole babbucce di sale
Sarebbe assurdo
distruggere tutto questo
dipingere enigmi
per capire sé stessi
ed essere
fra fragili bucce di pelle umana
eternamente felici