Tu sola incanti e te soltanto adoro
Anima eleva, di bontà velata
Ne lo passar schietta, dinanti allegra.
Toto lo core, meco garbo reca:
Obolo grato, ne lo dì supplicio!
Gemere non posso, patir non devo...
Epico fluir, pregia virtù sì veggo
Nube lontana, da la bora spinta
Tarlo ferino, da lo grigio fuito.
Intro l'istrada, Tu, germoglio eterno
Lasci soddisfa e gaia, diffuso ubriaco
Estasi irruenta d'un umano corso!
Eden terreno ne lo giorno impera!
Tanto smagliante e tanto briosa sosti
Altro non devi, altro non puoi, ch'amor...
Nettare spargere, sereno amico.
Tetro non porto ne lo terso tratto
Or solo gusto ardore... sì consono!
Opra lo vivere, parlante spirto:
Nesso mancante a lo remoto avverso.
E sempre, ancora oggi, domani... luce
Sole vedrò, fiori nascenti, essenza.
Tu sola allieti e te soltanto aspiro
Agio perduro in mai sperduto giorno.
Par Tu Madonna da lo Ciel scappata
A librar uggia, lo tormento e stizza...
Rapido balzo d'una età fregiata:
Ebbra cotanta di cotanta sprone!