Lo povero padre
che arte
abe,
a frutto
mettendola,
con un po' de legno
uno cavalluccio
fa
e a lo su' figlio
lo dona,
questo grato,
'na bottiglietta
de veneta grappa
gli porge,
che fra 'na
zeppola e l'altra
divorando
tutta se la scola.
Concordo con Stella... riflettono i tuoi versi la tristezza dell'essere padre.. nell'immaginario mediatico poi il 19 marzo rappresenta un padre dedito all'alcol, ma è una riflessione che, per fortuna, non sempre coincide con la realtà... I tuoi versi hanno una loro bellezza e scorrevolezza. Con ironica melanconia si fanno ben leggere...
bello rileggerti Don... anche questo è amore di padre e figlio... anche se la trovo triste, perchè il padre annega il suo tempo bevendo da solo quando forse il figlio con quel cavalluccio dovrebbe restargli accanto...