Capita ch'io viva dormendo
lo stupore fatato
d'un primo bacio,
l'ignota ragazza
dai riccioli timidi
sorge d'incanto
nello scorcio d'un sogno
profondamente sentito
è come un tuffo nel mare,
e l'anima,
seppur percepisca il peccato
beve alla fonte,
non si scompone
il risveglio
mi porta salvezza
e mentre sfuma e si perde
l'eterea
infedeltà del mistero,
s'eleva melodioso il respiro
di colei
che al mio fianco dorme...
è la meraviglia di un requiem
per un sogno già morto.