il volo della farfalla
giovane e bella
come solo una farfalla
sa essere,
cercai in primavera
tra le tante corolle aperte
un cuore di nettare
per fermare il convulso volo
e saziare la fame d'amore.
Venti contrari,
zefiro mutante in maestrale,
-infame destino-
sospinsero le delicate mie ali
su fiori sintetici,
ammaliando la mente
con illusori echi,
canti di uomini- cicala.
Ora nel mio solitario tramonto,
come un passero
in inverno
sbeccolando briciole di nostalgia
- breve respiro dal cavo
del mio cuore arido e stanco-
giungo le mani e prego
sperando ancora in un'alba
di primavera
per spiccare forse l'ultimo volo...
non più sola...