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Menzogne

Il respiro si fece morzo e poi denso
E ululavan bambini dal di dietro...

Ch'io m'Agito Onde tu va
a l'ombra dei sospiri miei

E le tue vigorose tremanti palpebre
Che fioriscon guardando me morire.
Dalle tue labbra colan menzogne

E se potessi Cara, cucirei con ogni ago
ch'io possegga quella rosetta rossa
Sulla quale poggian le tue paure.

 

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1 commenti:

  • Alessandro il 26/03/2013 17:18
    Ultimi tre versi altamente suggestivi per una ferita aperta che brucia tuttora.