domenica di Pasqua
e un plumbeo, piovoso cielo
a sbiadire la festa,
ad arcuare ancor di più
l'aspra catena delle mie miserie...
persa appare la gioia.
All'improvviso nel cielo
un varco azzurro s'apre
e un raggio di sole
sceso in obliqua linea
il volto mi accarezza e bacia.
Ci sono molecole d'arcobaleno
danzanti nel topazio
di quel raggio vivo e sereno
In quella luminosità
intravedo
il Tuo risorto viso,
mio Signore.
Mi illumino di sorriso
e dal fondo del mio cuore
sale un gaudioso raggio
ad unirsi con quello
dall'etere sceso.
Canto festoso di campane,
ed è Pasqua...
pace ora nel cuore!
pace e bene a tutti, auguri!