Un improvviso tintinnar di suoni
sembra la tua voce
o quella delle campane, d'estate
il tumulto di giovani cuori
il mio
la prima alba, da grande
il dolore e la gioia
per l'infanzia perduta
ci incontrammo e mi amasti
subito
cosa ti disse il cuore, candido
vedendomi
non lo saprò mai
Il cinema all'aperto
l"Arena Italia"
toccarti la mano, nell'ombra
fu toccare il cielo
il primo bacio, un apoteosi
c'era il sole, ricordo
anche se era notte
Ti tradii presto
gonfio di presunzione
ti lasciai
un po' per noia
per avidità di conquiste
in fondo senza un motivo
ricordo ancora
i tuoi occhi smarriti
E son qui che penso
al dolore
che posso averti dato
a quanto puoi avere odiato
me, gli uomini
la razza padrona
alla vendetta
che puoi aver cercato
con un altro
che forse ti ha pure amato
Daniela
è così che ci roviniamo la vita
il male fatto torna sempre
come un cane
tenuto al guinzaglio
perdonami, se puoi
io quelle campane
lontane
non le ho più sentite