Aspetterò l'estate
con le sue chiome
di grano dorato
e occhi
di more selvatiche.
Aspetterò l'estate
e avrà per me
azzurri d'incanto,
zefiri
e lucciole vagabonde.
Aspetterò il tuo ritorno.
Per te
metterò
la veste fiorita
e profumo
di zagara e gelsomino.
Ti vedrò spuntare
in lontananza
tra i papaveri ondeggianti,
con la tua camicia bianca
e il sorriso d'un tempo.
Tra arabeschi di farfalle,
ti verrò incontro
e avrò per te
ancora sguardi di fanciulla,
cornucopie traboccanti
di grappoli di baci
e mature carezze
e sarà d'ambra
la mia pelle dischiusa.
Ti sarò davanti
e in quell'attimo eterno
saranno palpiti.
Infiniti.