Le strade disegnate dai sorrisi della gente
siamo contenti, felici che la guerra è finita già
anni cinquanta, pochi soldi nelle tasche
valige di cartone e sogni in testa
Fellini proponeva "Luci del varietà"
Balli nelle strade, pane caldo amore e vino
promesse urlate al vento di fedeltà
ti darò il mio amore eterno
avremo un figlio ed una casa
ci lasceremo indietro tristezza e povertà
E nella città dei fiori
Adionilla raccoglieva gli applausi
di un pubblico affamato di mondanità
mentre il falco biondo Koblet
staccava il vecchio Gino in salita
seminando tra la folla invidia e rivalità
Amo il calcio, è la mia vita
la guerra è stata lunga, la voglia del pallone non stanca mai
Mondiale al sole caldo di terre appassionate
Schiaffino e Ghiggia affondano il Brasile con grande umiltà
Lontani anni cinquanta spazzati come nuvole
da un vento incosciente di insensibilità
il nuovo secolo ci porta paure ed incertezze
sciagure, tristi eventi ed un bagaglio di incredulità
Amore mio, ti dedico questa canzone
avrei dovuto scriverla tanti anni fa
il cuore è sempre vivo i tempi son cambiati
ma l'anima resta sempre in libertà