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Le stagioni del nulla

Io che cercavo un amore tutto intero
Incontro lui che ne aveva la metà
Penso che al mondo di più non c'è davvero
Così il mio cuore si contenterà

Venne l'estate e sulla terra arsa
Di quel giardino che nel cuore ho
Quella metà sembrò sempre più scarsa
Fino a che meno di un terzo diventò

Dopo l'autunno volò come le foglie
Del cuore suo la parte disonesta
E anche se il mio ancora la raccoglie
Tra le mie mani un quarto sol ne resta

Il lungo inverno lo rese piccolino
Tanto che ormai lo vedevo solo io
In una notte seppellii nel mio giardino
Quel che restava del suo cuore mio

Mi dissi, quest'amor che più non voglio
Quasi ogni giorno io lo calpesterò
In primavera lì nacque un quadrifoglio
Un cuore doppio per quello che non ho

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 29/04/2013 11:57
    Musicale, bella la metrica e bellissima l'idea del cuore che poco a poco scompare. Complimenti
  • Antonio Garganese il 24/04/2013 14:17
    Apprezzata poesia di un sentire sincero, molto femminile, un amore mal riposto che porta il cuore a non voler soffrire diventando sempre più piccolo. Nella chiusa lo stesso cuore si apre alla speranza con una riuscita similitudine. Benvenuta.
  • Rocco Michele LETTINI il 21/04/2013 12:55
    E L'ENCOMIO RECENSIONE PER PLAUDIR COTANTO MIRABIL VERSEGGIO...

1 commenti:

  • Rocco Michele LETTINI il 21/04/2013 12:53
    UNO SCORRERE DE LE STAGIONI DELL'AMORE IN UN LODEVOLE QUANTO ORIGINALE FORGIATO... LA MIA LODE VIVIANA