Chiudo gli occhi mi ritrovo con la
mente a suo tarli…
intorpidita dal fango che cade giù
la notte dei cristalli di urla e gemiti
che si estendono a monte a valle
da calessi alle campagne fino
agli aerei nel cielo.
Anno 1939 il buio più profondo
Anno 1939 volti di esuli in arriditi
Anno 1939 fantasmi aleggianti tra ore del fondo
Anno 1939 qui gli angeli non volano
Anno 1939 qui si ride nel pianto
Lager rimembrano le mie iridi
andare via in un altro mondo
per non saper fare niente davanti
a tanta disumanità….
perdersi in strade grigie che
hanno perso la purezza di una virtù
che brucia tra le fiamme dell’inferno
continuare a vivere è possibile
ma dimenticare è impossibile..