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La mia droga

Nel deserto dei desideri risorge come l'araba fenice. Scelgo fra i colori ed i profumi un fiore. Il fiore della vita da posare sulla nuda terra dove riposa. Il tempo mio scorre veloce. Cerco sempre quel volto nel passato. Aleggia il suo spirito, e come ombra nei giorni bui mi accompagna. Tutto posso perdonare al mio eroe, ma non la morte. L'eroe non muore, non può morire. Spariscono le croci. Fatue fiammelle rischiarano la strada guidando i miei passi. Volti conosciuti in attesa: una parola, un pensiero, una preghiera. Uno strano smarrimento mi prende. S'intenerisce il cuore. Ancora come allora scendono irrigando il viso. Gli dono un mazzo di rose. Mi guarda, sorride. Lo rivedo nei giorni della mia infanzia. Si aggira per la casa. Non ha spada né scudo, solo una scopa ed un vecchio straccio umido per spolverare. Felice, seduta vicino al camino, sferruzza a maglia. Si, mia madre, ecco il mio eroe. Mi ha dato la vita, dedizione e rinunce. È lei il mio eroe. La mia eroina. Droga del mio cammino.

 

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2 recensioni:

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  • luca il 25/04/2013 13:03
    a dir poco commovente, dedica stupenda ad una madre che, se fosse stata in vita sarebbe stata fiera del suo poeta complimenti vivissimi
  • Rocco Michele LETTINI il 25/04/2013 12:24
    UNO SCROSCIANTE PLAUSO PER QUESTA TUA MERAVIGLIOSA DEDICA MIRABILMENTE FORGIATA... LA DROGA ETERNA SENZA AVER DIPENDENZE...

2 commenti:

  • salvo ragonesi il 02/08/2013 19:19
    non ci sono parole che possano ripagare l'amore di una madre ma il ricordo è indelebile.-Bellissima dedica ben scritta. salvo
  • Anonimo il 25/04/2013 11:31
    mi sono commossa il mio elogio... bellissima... applaudo

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