Nacqui un pomeriggio d'estate
una domenica calda di agosto
nacqui nel non amore
mia madre sola
mio padre al mare
già prima di nascere
mi sentii abbandonato
perciò dico: attenti ai pensieri
son loro che decidono tutto
infatti odio le domeniche
i pomeriggi
il loro trascinarsi lento
chi esce cerca di digerire
la pancia piena, la testa annebbiata
il cuore vuoto
le strade son desolate
le finestre lampeggiano luci
grige
Io cammino solo, spesso
guardo le facce
immagino vite, gioie, dolori
studio i passi
indovino paure
si muovono labbra
io chiudo le orecchie
e osservo
apparecchiandomi un sogno
Sono i miei momenti migliori
quando solo
irrimediabilmente solo
amo l'umanità