Se giovani scolari
fummo un dì, ora cresciamo
da un sogno già sfumato.
Ci attende la parata
di rabbie pendolari,
e ciò che coltiviamo
corre in senso vietato.
Eppur sempre rivive
quell'ora sregolata;
nell'ombra d'un sorriso
la maschera si scioglie,
riverbero improvviso
in nostre vite spoglie.
Sinestesie abusive,
ricordi e gioie care
pervadon l'organismo
spezzando l'astinenza;
il mondo era mistero,
acerbo l'edonismo
nell'ansia di gustare
a fondo l'esistenza.
Quest'avvenir sicario
lo affronteremo insieme;
il calice degli anni
lo scoleremo intero,
ché ancor di più si spreme
nei pianti e nei malanni
chi vaga solitario.