Prima della scrittura
la cosa più bella
da stendere
vocabolizzandola
sotto un apparente lenzuolo di poesia
era
la donna
la prendevamo nell'anima e la rendevamo polvere
oggi
siamo più civilizzati
se non nei costumi
almeno nelle vesti
polverizziamo tutto
ostentando bellezza
fra scimmie blu urlanti di fame
amiamo
firmarci le orecchie di cotton fioc
passando non visti fra gli inascoltati
scioriniamo
burro sul pane
stendendo
fra due mollette di ghiaccio l'abito del cuore
poniamo
su un filo di notti invisibili
un limite al significato della parola Amore
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Divagazioni sulla parola stendere...