Il sentiero delle parole
conduce
ad un viale fiorito in archi di stupori
ho sempre desiderato un sole per cappello
ed una clemente croce per ombrello
attraversare
sotto una pioggia
d'occhi tenui
tutti i mondi dell'amore
ognuna
di quelle gocce
porta in sé la gioia e la sofferenza
di uno sguardo posato sulla lucentezza dell'oro
disseppellire
l'anima
nel versificare del cuore
riconoscere
in una magia bevuta a fior di pelle
gli archetipi della voce
la culla delle idee innate
nel finir
di contrastanti liti
il primo vero incontro con le proprie sublimi nudità
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Jacques Derrida per il concetto di "archiscrittura": la forma ideale della scrittura preesistente nell'uomo prima della creazione del linguaggio e da cui si origina quest'ultimo...