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Incontrare il divino nell'Archiscrittura

Il sentiero delle parole
conduce

ad un viale fiorito in archi di stupori

ho sempre desiderato un sole per cappello
ed una clemente croce per ombrello

attraversare
sotto una pioggia
d'occhi tenui
tutti i mondi dell'amore

ognuna
di quelle gocce
porta in sé la gioia e la sofferenza
di uno sguardo posato sulla lucentezza dell'oro

disseppellire
l'anima
nel versificare del cuore

riconoscere
in una magia bevuta a fior di pelle

gli archetipi della voce

la culla delle idee innate

nel finir
di contrastanti liti

il primo vero incontro con le proprie sublimi nudità

 

l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera

Jacques Derrida per il concetto di "archiscrittura": la forma ideale della scrittura preesistente nell'uomo prima della creazione del linguaggio e da cui si origina quest'ultimo...


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2 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Alessandro il 07/05/2013 22:19
    Una radice comune nella scrittura, qualcosa che ha del divino. Molto mistica.
  • Anonimo il 07/05/2013 18:17
    Un sentiero delle parole che conduce avanti tornando indietro e riscoprendo il senso di ciò ch'è stato sempre un senso!
    Mi associo al serto di lauro di don per la tua profondità!
  • Don Pompeo Mongiello il 07/05/2013 17:36
    Un serto di lauro per questa tua geniale!
  • Rocco Michele LETTINI il 07/05/2013 06:02
    ..."ho sempre desiderato...
    attraversare
    sotto una pioggia
    d'occhi tenui
    tutti i mondi dell'amore"...
    SENTIMENTI PREGNI DI AMOREVOLI SOGNI CHE TRACCIANO LA LINEA DEL primo vero incontro con le proprie sublimi nudità... SEMPRE UN VERSEGGIARE CREATIVO CHE IMPRIGIONA IL LETTORE NE LE RAGNATELE DI AMMALIO...

2 commenti:


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