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Le sue chiome sollevate al vento

Alla mente tornano una spiaggia
quel primo sorgere del sole
già l'astro là in fondo in mezzo
al mare il segno dava della sua salita
con raggi sfumati luminosi chiari
fresca l'aria alitava la salmastra
brezza dal dolce sapore amaro
d'intorno era silenzio nessun
gabbiano in volo quand'ecco
inaspettata la visione una figura
indistinta prima il nascente sole
la vista disturbava poi nell'attimo
più presente veloce era la corsa
parve incontro a me venire dorate
le sue chiome sollevate al vento
non si fermò continuò la corsa
svanendo poi nella lontananza
chi fosse non l'ho mai saputo
allora non compresi oggi credo
più saggio di saperlo con lei
fuggiva svaniva un frammento
un istante non assaporato della giovinezza

 

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3 commenti:

  • salvo ragonesi il 22/05/2013 19:49
    allor non compresi oggi credo, più saggio, di saperlo un istante non assaporato della giovinezza. e si purtroppo ad un certa etànon si sanno assaporare i momenti della vita. molto bella. salvo
  • loretta margherita citarei il 09/05/2013 18:22
    fiabesca poesia bellissima
  • Alessandro il 09/05/2013 18:02
    La giovinezza non vissuta diventa il rimorso più grande. Concordo pienamente.

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