E le montagne sono
i versi che non si leggono
più
rifugi
illusorie sicurezze
di un mondo inerte
creato
ascoltando errori
grandiose lacune
per vivere a mezzo
tra visione e invisibile
E ritorna la
limitata regina
avvezza a tollerare la mia povertà
ora che il vuoto non riesce
e penso
possa abbracciare il silenzio
non sempre ottuso
di una scelta
che poco aggiunge
alla lode
Desolato deserto
senza nome
lei
l'infelicità
è il mio non
danzare o cantare
lei
ride
a denti forzati
quando un affetto
viene o va via.