È florido il ventre del male
che bussa alle porte già aperte,
beffardo; il suo ghigno sinistro
è quello d'un laido esattore.
L'affitto dell'aria e del cielo,
la tassa sul giorno fatale
indebita vite inesperte.
Gratuito è ormai solo l'orrore
dei santi votati all'inferno.
Perdonaci, o giudice eterno,
se il fiore degli anni meschini
profuma l'ingordo banchetto.
Agli ospiti adornano il petto
ghirlande di freschi intestini.