Ti ho fatto soffrire, perchè sto ancora male
ma non merito giustificazioni, è il mio stato mentale.
La mia pigrizia, la mia pancia esagerata
le serate passate da solo, che ho pianto sul serio
che dovevamo piantarla subito, anche se era bello.
Non son fatto per amare, devo tornare ad amare me
ma il mio cuore bucherellato non resisterà senza di te
e non mi riferisco a te, ma all'amore universale
o della prossima donna, se mai ci sarà.
Come un tuono senza lampo improvviso una luce
tenue e dolce per tornar sensibile
per eliminare rabbia e respirare,
e ritrovare ciò che forse, non ho mai avuto.
Il mio ego spropositato, una volta era dedizione
agli altri, agli amici, ai familiari,
or mi sento indifferente. E se ti ho fatto piangere
maledizione, perchè non mi hai salutato subito,
sei stata opportunista, come io nel vederti
volto di una bellezza particolare, profumo
della tua pelle, da lasciarsi andare,
si, penso che qualcosa di bello
ci sia stato tra queste pagine da strappare
che non conservo più nel cassetto
che non ho mai capito fino in fondo
che non sei stata sincera
come non lo sono stato io.
Ma tutto questo non conta
tutto riparte da ora.
Spero il meglio possibile per te
ma guardati dai falsi adulatori
e non dimenticare chi davvero
ti ha fatto del male.
Che ricordo i tuoi pianti disperati
e mi dicevi che non era colpa mia.
Stai bene e starò bene
non ci sentiremo mai più,
che tu possa trovare la strada
per crescere e rinforzarti
e viver nuove positive esperienze.