Come dà fastidio il vento
all'anima inquieta,
in una primavera
che sembra ancora inverno,
ma tutti vestiti come se
le stagioni seguissero
il mercato della moda.
Ma non c'è più stagione
e la moda è fregata.
Così come l'economia agricola,
soggetta ad eventi che spazzano frutti,
soggetta a pioggia mitragliatrice,
e bambini raffreddati ogni giorno,
per un sentiero che sembra, senza ritorno.
Ma cosa è stato e cosa sarà,
prevedo ghiaccio e fuoco sulla pelle,
e vortici d'aria fuori controllo,
tsunami improvvisi, cataclismi mai visti,
se non si cambia, o forse è già tardi,
continuano ad addormentarci
con finte frasi rassicuranti,
mentre anche loro, vivono ancor nel fasto
che il demonio ancor gli concede
prima ancora, dell'evento nefasto.