Ricordo i tempi, in cui mangiavo suole di scarpe,
gli uomini trattati come bestie o peggio,
in parte, la storia, non è cambiata adesso
vecchio, malato e solo, eccomi qua.
Ho combattuto una guerra, soldato semplice
e senza un lamento ho sempre lavorato
mi ritrovo con una pensione da fame,
e in questo supermercato son costretto a rubare.
Speriamo che non riescano a scoprirmi,
tanta è la fame che non resisto,
un kilo di pasta, non chiedo altro,
eccola in alto!
La infilo sotto il pastrano
ma mi sento osservato
quante confezioni colorate,
porto via anche un gelato
ma da dietro, dal colletto
mi sento sollevato,
i miei piedi non toccano terra,
son terrorizzato.
"Ehi signore, dove crede di andare?
Non sa che oggi è la sua giornata speciale
prenda pure il carrello e tutto ciò che le serve.
Stupito mi giro, un entità la vedo, mi parla...
vada veloce ho una licenza unica per oggi,
sono l'angelo custode la vedo troppo soffrire
ho un permesso speciale da chi lei può immaginare.
Sotto la sua guida perplesso, riempio tre carrelli
tra lo sguardo compassionevole
di stranieri, anziani, ridono anche giovani pivelli,
scusami amico, lascio tutto, ti dico
ho ancora un orgoglio di storia vissuta in trincea,
ringrazia il tuo Dio, anche oggi digiuno, non offenderti
non sopporto la pietà come regalata, per chi la merita.