jumping
sul ciglio d'un baratro
osservando
il profondo buco nero
non si spaventò
come in trance ascoltò
l'ossessiva voce incantatrice
che verso il fondo
lo chiamava
invitandolo al salto.
-Perchè vivi?
Salta!-
-Vale la pena?
Salta!-
-Non soffrire più!
Salta!-
Non ebbe paura,
si staccò... volò.
Ma un colpo improvviso
un attimo di coscienza
e fu di nuovo lì
sullo spuntone della roccia
dove prima osservava il nulla.
Una mano, un sorriso,
un suono, un colore, la luce
lo trattennero:
fu l'elastico della vita
che non molla
se lei non vuole.
E visse
ma fu allora che ebbe paura.