Così ti ricordo.
Grande,
con due mani operose
che infusero dolcezza
e tanta squisitezza da sfornare
come una parola dialettale
che ho imparato a pronunciare.
Sei stata filastrocca musicale
di un'infanzia da mangiare
adesso non più mia.
Ne faccio una poesia
leggera come panna
bella come una nonna.
Sei ancora dentro me
anche se non ti vedo.
Auguri.