Dormono colori
sul corpo letto
e dorme l’acqua
in piccole gocce
sul seno bianco
La serratura estiva
apre le sibilanti mandate
e s’apre la sfera notte
che nel buio brilla
l’iride di ogni stella
Lei ora è un sorso
che si accova sulle tue labbra
mentre dalla strada sale
il lascivo sguardo
che quasi intimorisce
e s’annida nell’estate
È come un fiore,
paragone ancestrale,
che sente l’istinto
nel colore più intenso,
e sa dell’ultimo acquazzone
quando ogni rosso petalo
sarà sbattuto a terra
nel risveglio del tempo.