Mi piace quando la prora sobbalza
e l'onda ingrossa e schizza
l'albero maestro,
qual flutto odoroso e salmastro;
e nel piacere s'alza, alla marea,
il vascello maschio e voluttuoso.
Quando nei tuoi occhi respiro il mare
è, il cuore,
all'orizzonte di rotte nascoste!
Già navigo lambendo coste e fianchi,
le nude insenature
e ricopro la femminea mappa
di vergini isole dai colori esotici.
Mi piace quando riveli i tuoi tesori
e scovo il varco tra i coralli rossi.
Bramo, come lo scafo possente,
l'approdo che la risacca ancora non concede
e con forza spinge, solleva e poi trattiene,
e ancora sposta e innalza,
respinge e vuole ancora.
Senti sulla battigia la spuma frizzante!
Sfiora, bagna e si ritira,
quando il flutto arriva,
avanza e poi scompare!
Guarda come brilla il sole in lontananza
tra le chiome,
e sotto si trattiene la frescura!
Mi piace giacere sulle tue labbra
e quel sapore erotico,
e la profonda calma che si concede,
all'ombra dei tuoi seni,
il mio desiderio esploratore
giunto esausto in riva.